Quanto recuperare tra le ripetute nel running?

Il recupero tra le ripetute è un aspetto fondamentale per massimizzare i benefici dell’allenamento. La durata e l’intensità del recupero dipendono dal tipo di allenamento e dagli obiettivi dell’atleta.

Tipologie di recupero

  1. Recupero Breve (30-60 secondi): usato per migliorare la capacità lattacida e la resistenza alla fatica. Ideale per ripetute brevi (200-400m) ad alta intensità.
  2. Recupero Medio (1-3 minuti): perfetto per lavori di soglia anaerobica e ripetute di media distanza (600-1000m). Aiuta a mantenere un buon ritmo senza perdere intensità.
  3. Recupero Lungo (3-5 minuti o più): necessario per ripetute lunghe (oltre i 1000m) o sessioni di VO2 max. Permette di recuperare quasi completamente e affrontare ogni ripetuta con la massima qualità.

Recupero attivo o passivo?

  • Recupero attivo: camminare o correre a ritmo molto blando aiuta a smaltire l'acido lattico e mantenere il corpo in movimento.
  • Recupero passivo: fermarsi completamente tra le ripetute può essere utile per lavori esplosivi o massimali, ma va usato con cautela.

Conclusione

Il recupero ideale dipende dall'obiettivo dell’allenamento. Bilanciare correttamente sforzo e recupero permette di ottimizzare le prestazioni e prevenire il sovraccarico. La regola d’oro? Ascoltare il proprio corpo e adattare i tempi in base alla fatica percepita!

Le informazioni fornite in questo articolo sono a scopo informativo e non sostituiscono il parere di un professionista. Per consigli specifici, consulta sempre un esperto del settore.